Consigli di Lettura (a cura di Enrico Bernardini e Kristina Mamayusupova)

S. Luchetta, Dalla baita al ciliegio. La montagna nella narrativa di Mario Rigoni Stern, Milano-Udine, Mimesis, 2020.

L’analisi approfondita della montagna con l’ausilio delle opere di Mario Rigoni Stern (1921-2008) mediante il prisma geoletterario viene espressa da Sara Luchetta con un ricco e limpido linguaggio metaforico, che accompagna il lettore nella creazione di una tela interdisciplinare composta da molteplici fili eterogenei. Numerosi spazi-tempo in cui l’autrice immerge il lettore durante la sua narrazione analitica, stimolandolo a pensare alla realtà su cui sono incisi gli strati di significati, creano attorno al lettore una pluralità di dimensioni che non di rado si configurano quali luoghi, ma spesso acquisiscono delle forme mutevoli. Dopo la lettura di questo testo, l’immaginario del lettore si arricchisce nel superamento delle categorie cristallizzate negli stereotipi: l’autrice crea uno spazio in cui il lettore, accompagnato dalla delicata voce dell’autrice rispettosa, esperisce la montagna mai immaginata e raccontata. Il tempo si contestualizza nello spazio e lo spazio viene tracciato dal tempo; il senso lotta con il significato per il primato nell’interpretazione. La geografia e la letteratura si intrecciano generando nuove rappresentazioni della montagna percepita attraverso alcune dicotomie, quali: spazio-tempo, natura-cultura, mobile-immobile, esseri umani-animali, individuo-collettività, ecc. Trovando estremamente fertili tutti gli spazi di fusione nati dall’accostamento e dalla combinazione continui tra tali categorie, l’autrice ci costruisce analiticamente delle dimensioni categoriali, in cui sviluppa dei pensieri curiosi che vibrano sulle pagine dal cospicuo spessore interdisciplinare. 

F. Sorrentino (a cura di), Il senso dello spazio. Lo spatial turn nei metodi e nelle teorie letterarie, Roma, Armando, 2010.

Attualmente il pensiero relativo al senso dello spazio, che si palesa sulla pagina letteraria, contribuisce alla nascita di concetti, la cui interpretazione interdisciplinare dà luogo a nuovi percorsi di ricerca. La crescita esponenziale degli spazi interstiziali tra geografia e letteratura accompagnano il lettore sul sentiero esplorativo dell’effetto di spazialità nelle opere letterarie, facendolo riflettere anche sugli spazi culturali inscritti in quelli naturali e sull’influenza, in generale,  dello spazio, rappresentato e descritto, sullo stile letterario. Attraverso un grande prisma concettuale, il senso dello spazio viene esperito dal lettore sopratutto grazie al continuo ampliamento delle strutture teoriche, presentate nel volume, a cui egli assiste durante la lettura. Il senso dello spazio nasce anche nel collimare dell’immaginario con la contemplazione diretta dei luoghi; nel continuo rinnovarsi identitario paesaggistico e nel fertile approccio geocritico di B. Westphal per lo studio della pagina letteraria che, incentrandosi sullo spazio, consente al lettore di percepire il testo da un punto di vista squisitamente spaziale.

M. Samers, Migrazioni, Carocci, Roma, 2010.

Le crisi umanitarie, l’emigrazione e l’immigrazione sottoqualificata sono diventate centrali nel dibattito economico, politico e sociale. Migrazioni propone un approccio critico multidisciplinare e adotta una prospettiva spaziale, utilizzando concetti quali luogo, scala e territorio. L’autore non trascura l’importanza degli stati-nazione né il significato del transnazionalismo, ma si focalizza su quanto il contesto locale sia importante per il fenomeno migratorio. Approfondisce, infatti, temi quali le categorie migratorie, le differenti forme di migrazione e le loro ragioni, il rapporto tra migrazione e lavoro, la geopolitica dell’emigrazione e dell’immigrazione, la cittadinanza, i diritti e l’appartenenza. Nello schierarsi in difesa di principi relativi alla dignità dell’uomo, il testo, rigoroso nella sua struttura scientifica ma accessibile e coinvolgente, è adatto agli studenti universitari, ai docenti e a tutti coloro che siano interessati a comprendere questo complesso fenomeno.

M. Marengo, Geografia e letteratura, Patron, Bologna, 2016.

Negli ultimi lustri, grazie in particolare allo spatial turn nelle scienze sociali ed umanistiche, l’approccio geo-letterario si è ampiamente diffuso tra gli studiosi. Un po’ meno invece tra i geografi, soprattutto in Italia. Questi ultimi hanno allora imparato a interagire con colleghi di altre provenienze disciplinari, contribuendo ad una interessante e recente letteratura. Il presente volume vuole cercare di fornire gli strumenti di base a studenti, ricercatori ed attori del territorio interessati alla geo-letteratura ed alla geografia della letteratura.

Varani N., De Boni F. (a cura di), Dalla multicultura all’intercultura. Spazi e strumenti geografici, Mcgraw-Hill, Milano, 2017.

Multicultura ed intercultura sono concetti talmente utilizzati, meglio ancora “abusati” in ogni contesto in cui si manifesta una generica volontà di apertura, da essere divenuti banali. Queste categorie concettuali sono in realtà state svuotate dei loro contenuti. Si mostrano solo quali nudi contenitori – indifferentemente in forma di sostantivo o di aggettivo – atti a mascherare fenomeni, geografici o meno, difficili da cogliere perché mutevoli. In tale contesto il volume analizza sotto diverse prospettive, in particolare quella geografica, queste tematiche e/o problematiche attraverso una serie di casi di studio ed esempi concreti.

Indice
Capitolo 1 Elementi di Geografia interculturale
Capitolo 2 Lingua e identità sociale
Capitolo 3 La religione: elemento identitario
Capitolo 4 Geografia etnica
Capitolo 5 Gli spazi e i luoghi dell’intercultura
Capitolo 6 Pratiche interculturali
Capitolo 7 I “non luoghi” dell’intercultura

R. Bernardi, E. Gamberoni, Attività Produttive, Popolazioni, Territorio, Geografie, Patron editore, Bologna, 2006.

La complessità e il dinamismo delle diverse realtà geografiche caratterizzanti il mondo attuale sono il risultato della combinazione di molteplici componenti fisiche ed antropiche. Tale considerazione ha motivato la stesura del presente libro, il cui scopo principale è di offrire un quadro essenziale dei diversi settori economici e del rapporto tra comunità umane e risorse.

L. R. Brown, 9 miliardi di posti a tavola. La nuova geopolitica della scarsità di cibo, Edizioni Ambiente, Milano, 2012.

Nutrire la popolazione mondiale diventa sempre più difficile e le Nazioni che possono permetterselo corrono all’estero ad accaparrarsi terre coltivabili e risorse idriche. il testo analizza il fenomeno del land grabbing all’interno delle geopolitica della scarsità alimentare, in cui il cibo assume la stessa importanza del petrolio e il terreno agricolo è prezioso come l’oro.

G. Bensi, Le religioni dell’Azerbaigian, Sandro Teti Editore, Roma, 2012.

Questo libro rappresenta un contributo alla conoscenza di uno degli aspetti dell’Azerbaigian, vale a dire la sua ricchezza religiosa, davvero poco comune.

C. Tudge, Nutrire il mondo è facile, Slow Food Editore, Bra (CN), 2010.

Un’opera di divulgazione scientifica in cui si denunciano le contraddizioni della filiera alimentare mondiale e si propone un nuovo Rinascimento attraverso una “agricoltura illuminata.”

G. Bonini, C. Visentin, Geografie, Storie, Paesaggi per un’Italia da cambiare, Istituto Alcide Cervi Editore, Roma, 2013.

I Saggi raccolti nel Volume intendono fare riflettere le Istituzioni e la comunità civile sulle scelte di ieri e le intenzioni di oggi in alcune politiche territoriali globali.

Calendario Atlante De Agostini 2017, Istituto Geografico De Agostini, Varese, 2016.
Il Calendario Atlante De Agostini, nel 2017, giunge al traguardo delle 113 edizioni. Rappresenta il repertorio geografico statistico di riferimento per quantità di informazioni e livello di aggiornamento. Le panoramiche sull’economia mondiale si integrano ai dettagli dei singoli Paesi che caratterizzano la sezione A-Z dedicata agli Stati nel mondo. Numerose informazioni sono relative alla situazione geopolitica, agli assetti istituzionali e alle singole economie.

L. Giobbi, Mobilità insostenibili. Una prospettiva di genere, NovaLogos, Aprilia, 2012.

Il Volume indaga, nello scenario internazionale, i casi di mobilità insostenibili in un’ottica di genere, spaziando dalla mobilità per fini sessuali alle immobilità imposte, ai luoghi dell’altrove.

G. Scaramellini, E. Mastropietro (a cura di), Atti del XXXI Congresso Geografico Italiano, Volume 1 e 2, Mimemis, Milano, 2014.

I Volumi raccolgono gli atti del XXXI Congresso Geografico Italiano, tenutosi a Milano dall’11 al 13 giugno 2012 e organizzato dell’Associazione dei Geografi Italiani (A.Ge.I.), in collaborazione con gli atenei milanesi e lombardi.

P. Bevilacqua, Miseria dello sviluppo, Laterza, Roma-Bari, 2008.

L’autore indaga il concetto di sviluppo alla luce dell’attuale divario fra Occidente e Paesi del sud del mondo.

V. Calzolaio, Eco Profughi, Migrazioni forzate di ieri, oggi e domani, NDA Press, Rimini, 2016.

Il testo fornisce dati e spunti per analizzare le migrazioni ambientali e climatiche che generano sempre maggiori flussi migratori. Le migrazioni, emergono dal testo quale fattore evolutivo primario per Continenti, Stati, Popoli ed Ecosistemi.

E. Nocifora, P, de Salvo, V. Calzati, Territori lenti e turismo di qualità. Prospettive innovative per lo sviluppo di un turismo sostenibile, Franco Angeli, Milano, 2011.

Il Volume affronta il tema del turismo nel duplice aspetto della qualità e della lentezza, quale possibile nuova sfida per le future politiche di sviluppo territoriale.