Cartografia e tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Marluci Menezes, Carlos Smaniotto Costa “Benefícios e desafios na cocriação de espaço público aberto com apoio das ferramentas digitais. As experiências dos projetos CyberParks e C3Places”, la rivista “Geotema 62 – Azione e innovazione nello spazio pubblico: un’altra urbanità”, 2020, pp. 27-36. L’articolo è raggiungibile qui. Saper rendere le tecnologie dell’informazione e della comunicazione utili all’incremento delle relazioni innovative tra lo spazio pubblico, la popolazione che vi abita e le attività socio-culturali, significa pensare all’inclusione del tecnologico nell’umano. Lo spazio pubblico viene determinato oggi da un insieme bilanciato degli elementi geografici, politici, umani e, ormai, anche digitali, grazie a cui tale spazio può vantare di un’alta qualità.

Giulia Oddi “Prenotare lo spazio pubblico con un’App: un esperimento di «festivalizzazione» dell’arte di strada?”, la rivista “Geotema 62 – Azione e innovazione nello spazio pubblico: un’altra urbanità”, 2020, pp. 37-45. L’articolo è raggiungibile qui. Una riflessione interessante sul cambiamento delle relazioni tra un’artista di strada e lo spazio pubblico in cui “si è intromessa” l’applicazione digitale. In questo modo lo spazio pubblico rischia il mutamento della sua mission, assomigliando sempre più agli spazi privati.

Nicoletta Varani “Covid-19 in Africa: alcune con­si­de­ra­zio­ni geo­eco­no­mico-sociali“ (II parte) (20/05/2020), l’articolo è raggiungibile qui. L’autrice riflette sulle “strategie” africane nella lotta contro il Covid-19. L’irruzione incontrollabile delle “fake news” nella vita della popolazione africana, la loro strumentalizzazione da parte della classe politica ha messo, e continua a mettere, a repentaglio la salute pubblica degli africani. Mentre la pandemia in Africa viene usata quale «strumento di distrazione per modificare il contesto politico di riferimento», le istituzioni europee chiamano i vertici del mondo alla responsabilità e alla salvaguardia dei diritti umani.

Donatella Privitera “Smart wellness. Esplorando le innovazioni digitali”, la rivista “Geotema 60 – Per la valorizzazione dei luoghi dell’heritage termale e lo sviluppo del turismo wellness-oriented”, 2019, pp. 190-198. L’articolo è raggiungibile qui. Come l’utilizzo delle applicazioni tecnologiche potrebbe valorizzare il turismo termale? La studiosa analizza i punti forti e i punti deboli di un possibile supporto tecnologico nell’efficace fruizione del turismo del benessere.

Annalisa D’Ascenzo “Le «Aquae Apollinares»: un patrimonio termale antico da riscoprire e valorizzare”, la rivista “Geotema 60 – Per la valorizzazione dei luoghi dell’heritage termale e lo sviluppo del turismo wellness-oriented”, 2019, pp. 53-64. L’articolo è raggiungibile qui. Le sorgenti termali, tra cui le famose «Aquae Apollinares», sono presenti nel cratere dell’antico vulcano Sabatino, nel Lazio, e vengono studiati da Annalisa D’Ascenzo con l’ausilio dell’analisi storico-cartografica. L’autrice riflette sull’importanza della valorizzazione olistica della «risorsa» dalla storia lunghissima, in quanto la sua fruibilità turistica dipende dalla capacità, da parte dei gestori, di fornire al pubblico una informazione corretta e mai “esclusivamente termale”.

Teresa Graziano “#Chiudiamo i porti: narrazioni mediatiche ed effetti territoriali locali delle politiche migratorie nazionali”, la rivista “Geotema 61 – Migrazioni e processi territoriali in Italia”, 2019, pp. 41-47. L’articolo è raggiungibile qui. Il presente contributo si sofferma sull’analisi della narrazione mediatica concernente i migranti e dei frames in cui essa si sviluppa. Una ricerca curiosa, ma sopratutto molto attuale, in quanto le tecnologie dell’informazione e della comunicazione si intrecciano col fenomeno migratorio.

Sandra Chistolini «Il Palazzo del Podestà di Caspano. La morale della favola sull’uso improprio del bene architettonico» (06/10/2019), l’articolo è raggiungibile qui. Una comunicazione mancata, un luogo sfruttato. Nessun rispetto per l’ambiente, né per le regole della co-esistenza civile nel mondo. Se i luoghi architettonici parlassero…